Panaeolus sphinctrinus: Panaeolus campanulatus, Quelet
		Fungo saprofita Basidiomicete appartenente alla famiglia Bolbitiaceae. Prende il nome dalla forma tipica delle lamelle, dal latino papilionaceus: a forma di farfalla. Era considerato una varietà del Panaeolus campanulatus, caratterizzato dalle dentellature al bordo del cappello, soprattutto nei soggetti giovani, e dal suo habitat strettamente fimicolo.	Classificazione Scientifica:   Dominio: Eukaryota   Regno: Fungi   Divisione: Basidiomycota   Classe: Basidiomycetes   Ordine: Agaricales   Famiglia: Bolbitiaceae   Genere: Panaeolus   Specie: P. sphinctrinus   Sinonimi: P. campanulatus
		Cappello da 2 a 5 cm di diametro, da conico a campanulato, poi più allargato, conico con ampio umbone, mai appianato; Cuticola umida, asciutta che tende a screpolarsi  a tempo secco; Di colore grigio cenere allo stato umido, più scuro al centro da secco; Margine a lungo incurvato verso l'interno, spesso con una forma di dentatura da resti di velo.
		Lamelle annesse al gambo, rade, larghe, con numerose lamellule di colore grigio che danno un aspetto ricamato, a maturità diventano nerastre ma non gocciolanti con il filo intero bianco.
		Spore citriformi, con parete spessa ed evidente poro germinativo, nerastre in massa, 15-18 x 8,5-10 micron. Sporata nera.
		Gambo da 7 e 14 cm e per 0,1-0,25 cm. Slanciato, esile, cilindrico, diritto o sinuoso, nella parte superiore disegna 20-30 sottili costolature longitudinali prodotte da una fine pruina, cavo, bianco grigiastro all’apice, fuligginoso nerastro alla base appena allargata e lanosa bianca evidente.
		Carne fragile, tenera, inconsistente, immutabile ed acquosa nel cappello, fibrosa nel gambo; di colore grigiastro, presto nerastra; odore acidulo, sapore insipido.
		Habitat: Fungo molto comune dopo le piogge a partire dalla primavera. Cresce sul letame, specialmente equino e bovino, raramente singolo ma di solito in grandi colonie nei prati e nei boschi.
	Non commestibile: tossico E' sospettato di provocare sindrome narcotica-psicotropa.
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